• In defence of bioethicists of the third kind Editorial

    Petrini, Carlo
  • Preface Alcohol and the elderly. The European project Vintage

    Scafato, Emanuele
  • Alcohol and older people. The European project VINTAGE: good Health Into Older Age. Design, methods and major results Alcohol and the elderly. The European project Vintage

    Galluzzo, Lucia; Scafato, Emanuele; Martire, Sonia; Anderson, Peter; Colom, Joan; Segura, Lidia; McNeill, Andrew; Sovinova, Hana; Krnel, Sandra Radoš; Ahlström, Salme

    Resumo em Italiano:

    OBIETTIVI: Il progetto Europeo VINTAGE - Buona salute nell'età anziana ha l'obiettivo di colmare le lacune su alcol e anziani, creando competenze e incoraggiando l'adozione di interventi basati su evidenza ed esperienza. METODI: Revisione sistematica della letteratura scientifica sull'impatto dell'alcol negli anziani; indagine ad hoc e revisione della letteratura grigia per raccogliere esempi europei di buone pratiche di prevenzione; disseminazione dei risultati a professionisti coinvolti nel campo dell'alcol, dell'invecchiamento o della salute pubblica in generale. RISULTATI: Vengono descritti il disegno e le procedure del progetto VINTAGE, fornendo anche una sintesi dei principali risultati, in particolare quelli relativi all'attività di disseminazione. CONCLUSIONI: Sono necessarie più informazioni e ulteriori ricerche sull'argomento, che dovrebbe entrare a far parte sia delle politiche sull'alcol che di quelle sull'invecchiamento.

    Resumo em Inglês:

    OBJECTIVES: The European project VINTAGE - Good Health Into Older Age aims at filling the knowledge gap and building capacity on alcohol and the elderly, encouraging evidence- and experience-based interventions. METHODS: Systematic review of scientific literature on the impact of alcohol on older people; ad hoc survey and review of grey literature to collect EU examples of good practices for prevention; dissemination of findings to stakeholders involved in the field of alcohol, aging or public health in general. RESULTS: Design and procedures of the VINTAGE project are described, providing also an outline of major results, with particular attention to those related to the dissemination activity. CONCLUSIONS: Much more information and research is needed. This issue should be part of both alcohol and healthy ageing policies.
  • Alcohol and older people from a public health perspective Alcohol and the elderly. The European project Vintage

    Anderson, Peter; Scafato, Emanuele; Galluzzo, Lucia

    Resumo em Italiano:

    OBIETTIVI E METODI: Nell'ambito del progetto europeo VINTAGE, è stata condotta una revisione sistematica della letteratura scientifica, al fine di fornire la base di evidenza sull'impatto del consumo di alcol sulla salute e il benessere degli anziani, e su misure e interventi di prevenzione efficaci nel fronteggiare il problema in questo segmento della popolazione in costante aumento. RISULTATI: Dai 369 riferimenti bibliografici identificati, sono stati selezionati 78 articoli. CONCLUSIONI: La revisione conferma la carenza di dati sull'argomento e la necessità di ricerche mirate. Nonostante la scarsità di evidenze, sembra che gli anziani rispondano altrettanto bene degli adulti alle politiche sull'alcol, agli strumenti di screening e all'intervento breve. In un'ottica che investe l'intero arco della vita, si raccomanda di focalizzare gli interventi futuri anche sugli adulti.

    Resumo em Inglês:

    OBJECTIVES AND METHODS: As part of the European project VINTAGE, a systematic review of scientific literature was undertaken to document the evidence base on the impact of alcohol on the health and well-being of older people, and on effective policies and preventive approaches to face the problem in this steadily increasing segment of the population. RESULTS: 369 references were identified, from which 78 papers were selected. CONCLUSIONS: The review confirms the paucity of data on this topic and the need for more specific research. Although there is scarce evidence, the elderly seems to respond equally well to alcohol policy, screening instruments and brief interventions as do younger adults. According to a lifecycle approach, a future focus on the middle aged is also recommended.
  • Good practices for the prevention of alcohol harmful use amongst the elderly in Europe, the VINTAGE project Alcohol and the elderly. The European project Vintage

    Palacio-Vieira, Jorge; Segura, Lidia; Antoni, Gual; Colom, Joan; Ahlström, Salme; Krnel, Sandra Radoš; McNeill, Andrew; Sovinova, Hana; Scafato, Emanuele

    Resumo em Italiano:

    INTRODUZIONE: C'è carenza di informazioni sulle iniziative volte a prevenire gli effetti dannosi del consumo di alcol tra gli anziani. OBIETTIVI: Uno degli obiettivi dello studio VINTAGE è stato quello di raccogliere esempi di intervento condotti in Europa ed eseguire una revisione della letteratura grigia sull'argomento. METODI: Indagine via e-mail, rivolta a ricercatori, professionisti e decisori politici, e revisione della letteratura grigia disponibile in Internet. RISULTATI: Su 309 contatti effettuati, 21 delle 36 iniziative raccolte sono state ritenute utili per la prevenzione del consumo dannoso di alcol tra gli anziani. Novantasei dei circa 2900 riferimenti bibliografici individuati sono stati classificati rilevanti. CONCLUSIONI: Nonostante un crescente interesse, il consumo di alcol tra gli anziani non è ancora percepito come obiettivo prioritario di prevenzione.

    Resumo em Inglês:

    INTRODUCTION: There is a lack of information about initiatives aimed at preventing the harmful effects of alcohol amongst the elderly. OBJECTIVES: One of the objectives of the VINTAGE study was to collect the initiatives carried out in Europe and review the published grey literature about this topic. METHODS: Email-based survey addressed to researchers, professionals and policymakers, and internet search of grey literature. RESULTS: Three hundred nine contacts were finally made, and 21 of the 36 collected initiatives were considered as useful in preventing the harmful use of alcohol amongst the elderly. Out of the about 2900 references identified 96 were classified as relevant. CONCLUSIONS: Despite a growing interest, alcohol use in the elderly is not yet perceived as a major issue for prevention.
  • International scientific consensus on medical plantar pressure measurement devices: technical requirements and performance Original Articles and Reviews

    Giacomozzi, Claudia; Keijsers, Noel; Pataky, Todd; Rosenbaum, Dieter

    Resumo em Italiano:

    BACKGROUND: A partire dal 2006, l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha condotto attività scientifiche indipendenti mirate alla standardizzazione della valutazione tecnica di dispositivi per la misura della pressione plantare (PMDs). MATERIALI E METODI: A partire dai risultati dell'ISS, nel 2010 il Gruppo Pedobarografico della International Foot and Ankle Biomechanics community (i-FAB-PG) ha lanciato un'attività di consensus relativa ai requisiti tecnici essenziali per un uso appropriato dei PMD. L'attività si è basata su; un forum su piattaforma moodle; scambio, discussione e revisione di documenti; incontri finalizzati; verifica finale di agreement. RISULTATI: La partecipazione di ricercatori, utilizzatori clinici e tecnici, e produttori, ha contribuito alla definizione delle raccomandazioni qui di seguito riportate, che si riferiscono nello specifico a PMD utilizzati in ambito clinico, in forma di piattaforme. CONCLUSIONI: La comunità i-FAB-PG ha raggiunto un accordo generale sul documento, con solo qualche residua minore obiezione, riportata e commentata nel documento. RILEVANZA: È auspicabile che il documento, che costituisce il massimo risultato raggiungibile all'interno di una piccola comunità scientifica, possa rappresentare il punto di partenza di un più ampio processo per la definizione di linee guida ufficiali e di standard, nell'ambito di società scientifiche e di enti normatori.

    Resumo em Inglês:

    BACKGROUND: Since 2006, the Italian National Institute of Health (ISS) has been conducting independent scientific activities to standardize the technical assessment of plantar pressure measurement devices (PMDs). MATERIAL AND METHODS: On the basis of the ISS results, in 2010 the Pedobarographic Group of the International Foot and Ankle Biomechanics community (i-FAB-PG) promoted a consensus activity about the main technical requirements for the appropriate use of PMDs. The activity relied on a moodlebased on-line forum, documents exchange, discussions, reviews, meetings and a final survey. RESULTS: The participation of clinical and technical researchers, users, and manufacturers, contributed to the delivery of the hereby reported recommendations which specifically regard Medical PMDs in the form of platforms. CONCLUSIONS: The i-FAB-PG community reached overall agreement on the recommendations, with a few minor objections which are reported and commented in the document. RELEVANCE: The present document, the highest result achievable within a small scientific community, will hopefully represent the starting point of the wider process of establishing official international guidelines or standards, within scientific communities and standardization organizations.
  • The Italian Helpdesk under the Regulation (EC) No. 1272/2008 (CLP): three-year activity and experience (2009-2011) Original Articles and Reviews

    D'Ilio, Sonia; Alessandrelli, Maria; Nania, Maria Alessandra; Izzo, Paolo; Aliberti, Ludovica Malaguti; Marcello, Ida; Di Prospero Fanghella, Paola

    Resumo em Italiano:

    INTRODUZIONE: Il Regolamento (CE) No. 1272/2008 (CLP) relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele fissa ulteriori obblighi per i fabbricanti, gli importatori e gli utilizzatori a valle di sostanze in quanto tali o in componenti di miscele. Su mandato dell'Europa, ogni Stato Membro ha stabilito l'Helpdesk Nazionale con lo scopo di fornire assistenza alle imprese nell'adempimento dei vincoli imposti da tale regolamento. In Italia, il punto di contatto per i quesiti e stato istituito presso il Centro Nazionale Sostanze Chimiche dell'Istituto Superiore di Sanità. FUNZIONI: Il personale dell'Helpdesk CLP italiano risponde ai quesiti posti dalle aziende inviate tramite il sito web appositamente dedicato. Su questo sito è presente una scheda da compilare, a cura delle imprese, nella quale sono richieste alcune informazioni. Inoltre, lo staff dell'Helpdesk partecipa attivamente al circuito degli Helpdesk degli Stati Membri CLP, REACH e dell'ECHA insieme alla Commissione Europea ed altre parti interessate denominato HelpNet. RISULTATI: La presente pubblicazione descrive i risultati dell'attivita svolta dall'Helpdesk CLP italiano nel periodo di tempo che va dal 2009 al 2011.

    Resumo em Inglês:

    INTRODUCTION: The Regulation (EC) No. 1272/2008 on classification, labelling and packaging of substances and mixtures (CLP) sets further obligations for manufacturers, importers, distributors, downstream users of substances either on their own or in mixtures. According to the European mandate, each Member State has constituted its National Helpdesk to provide advice to the interested parties on their duties under this Regulation. In Italy, the contact point for questions has been established at the National Centre for Chemical Substances of the Istituto Superiore di Sanità. FUNCTIONS: The responders of the Italian CLP Helpdesk process the requests that have been submitted by the dedicated website. Applicants are asked to complete the form with all the required information. The Helpdesk staff also take part in the European network of CLP, REACH and ECHA Helpdesks together with the European Commission and other parties, that is the HelpNet. RESULTS: The present paper describes the results of the three-year activity of the Italian CLP Helpdesk (2009-2011).
  • Myths of motherhood. The role of culture in the development of postpartum depression Original Articles and Reviews

    Ambrosini, Alessandra; Stanghellini, Giovanni

    Resumo em Italiano:

    OBIETTIVI: Questo articolo intende presentare delle riflessioni teoriche in merito ai miti della maternité e al loro peso nella patogenesi dei disturbi depressivi legati al postpartum. METODI: Dal punto di vista degli uomini la maternité sembra essere vista come funzione sociale e come passaggio obbligatorio per il pieno sviluppo della femminilità. A fianco a questa visione esterna e impersonale della maternité si propone la prospettiva femminile che ne evidenzia le criticità, complessità e conflittualità. Inoltre si analizza la necessità di costruire un discorso sulla maternité a partire da codici femminili. L'analisi di un blog e di uno spettacolo evidenziano che il discorso femminile sulla maternità tende a sfatare i miti sulla maternità stessa. Infine viene discusso il modo in cui questi miti possono avere un peso sulla patogenesi della depressione postpartum. CONCLUSIONI: Nelle donne con struttura di personalità "typus melancholicus" la necessità di incarnare i miti della maternità contribuisce alla creazione di contraddizioni ingestibili tra le rigide aspettative sociali e i normali conflitti insiti nella condizione materna.

    Resumo em Inglês:

    OBJECTIVES: This paper intends to offer a theoretical insight into the myths of motherhood and how these myths can bear on the pathogenesis of postpartum depression. METHODS: From a man's view motherhood is conceptualized as a necessary stage in the progress towards the attainment of femininity. This view is impersonal and external to the experience of motherhood. From a female perspective, motherhood presents itself as a conflicting situation. We will then focus on the necessity to construct a discourse on motherhood by using a code which belongs to women rather than men. The analysis of a blog and a comedy show will provide evidence concerning the evolution of the female discourse on motherhood thus contributing to the debunking of the myths of motherhood. The final section discusses ways in which myths of motherhood can bear on the pathogenesis of postpartum. CONCLUSIONS: Among "melancholic type" women, who tend to abide by social norms, play established social roles and hide their inner conflicts, myths of motherhood contribute to suppress the contradiction which is intrinsic to motherhood itself making this contradiction uncontrollable and potentially devastating.
  • Clinical features and lifestyle of patients with amyotrophic lateral sclerosis in Campania: brief overview of an Italian database Original Articles and Reviews

    Trojsi, Francesca; Sagnelli, Anna; Vanacore, Nicola; Piccirillo, Giovanni; Daniele, Luca; Izzo, Francesco; Laiola, Anna; Di Costanzo, Alfonso; Savettieri, Giovanni; Monsurrò, Maria Rosaria; Tedeschi, Gioacchino

    Resumo em Italiano:

    INTRODUZIONE: Attivita fisica ed esposizione professionale a sostanze tossiche sembrano svolgere un ruolo rilevante nella patogenesi della sclerosi laterale amiotrofica (SLA), una malattia neurodegenerativa di origine sconosciuta. MATERIALI E METODI: Ci siamo proposti di effettuare una panoramica delle caratteristiche cliniche e dello stile di vita (attivita lavorativa e sport) di una popolazione di 395 pazienti affetti da SLA provenienti dalla regione Campania, in Italia meridionale. RISULTATI: L'insorgenza della SLA e risultata anticipata di circa 11 anni nei lavoratori dell'industria, mentre il sito piu frequente di insorgenza tra i contadini era caratterizzato dagli arti superiori. Rispetto ai nonsportivi, gli sportivi, soprattutto i calciatori, hanno mostrato un'anticipazione di 7 anni nell'insorgenza della SLA, con maggiore mortalita a 5 anni. DISCUSSIONE E CONCLUSIONI: Abbiamo ipotizzato che i soggetti geneticamente predisposti a risposte anomale all'ipossia durante l'attivita fisica intensa o esposti ad agenti neurotossici, come gli sportivi, gli agricoltori o i lavoratori dell'industria, possano presentare un aumentato rischio di sviluppare la SLA. Futuri studi caso-controllo e di follow-up sulla nostra popolazione dovrebbero essere effettuati per approfondire i risultati attuali.

    Resumo em Inglês:

    BACKGROUND: Physical activity and occupational exposures appeared to play a relevant role in pathogenesis of amyotrophic lateral sclerosis (ALS), a neurodegenerative disease of unknown origin. MATERIALS AND METHODS: We aimed to make an overview of the clinical characteristics and lifestyle (occupation and sport) of a population of 395 patients with ALS from Campania, in southern Italy. RESULTS: ALS onset resulted anticipated of about 11 years in industry workers, whilst the more frequent site of onset among farmers was upper limbs. Compared to non-athletes, athletes, particularly soccer players, showed a 7 years anticipation of ALS onset, with higher mortality after 5 years. DISCUSSION AND CONCLUSIONS: We suggest that subjects genetically prone to abnormal response to hypoxia during strenuous physical activity or exposed to neurotoxic agents, such as athletes, farmers or industry workers, might present increased risk to develop ALS. Future case-control and follow-up studies on our population should be implemented to deepen the present results.
  • Longevity and health expectancy in an ageing society: implications for public health in Italy Original Articles and Reviews

    Noale, Marianna; Limongi, Federica; Scafato, Emanuele; Magg, Stefania; Crepaldi, Gaetano

    Resumo em Italiano:

    INTRODUZIONE: L'allungamento della speranza di vita è il risultato di progressi in campo medico, económico, sociale e nel settore della salute pubblica; tuttavia, la longevità può non essere necessariamente un indicatore di sviluppo effettivo: i dati epidemiologici dimostrano che l'età avanzata comporta il rischio di essere colpiti da polipatologia, di divenire disabili e perdere la propria autonomia. MATERIALI E METODI: È necessario misurare come vengono vissuti gli anni di vita guadagnati, valutando cioè la qualità della vita, lo stato di salute e la disabilità negli anziani. RISULTATI E CONCLUSIONI: Una buona programmazione sanitaria dovrebbe puntare a garantire che gli anni di vita guadagnati siano anche vissuti in buone condizioni di salute, alla luce della dichiarazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità "una maggior longevità senza miglioramento della qualità di vità è un premio vuoto. La speranza di vita in buona salute è piú importante della sola speranza di vita".

    Resumo em Inglês:

    INTRODUCTION: While the prolongation of life expectancy is due to medical, economic, social and public health advancements, longevity may not necessarily be an indicator of real development. Epidemiologic data indicate, in fact, that advanced age carries the risk of multiple diseases, disability and loss of autonomy. MATERIALS AND METHODS: How the years gained are lived need to be assessed evaluating quality of life, health status, and disability. RESULTS AND CONCLUSIONS: Good health care planning should aim to ensure that the years of life gained are lived in good health conditions in the light of the World Health Organization's declaration that "increased longevity without quality of life is an empty prize. Health expectancy is more important than life expectancy".
  • Mesothelioma mortality surveillance and asbestos exposure tracking in Italy Original Articles and Reviews

    Fazzo, Lucia; Minelli, Giada; Santis, Marco De; Bruno, Caterina; Zona, Amerigo; Marinaccio, Alessandro; Conti, Susanna; Pirastu, Roberta; Comba, Pietro

    Resumo em Italiano:

    INTRODUZIONE: Viene illustrata la distribuzione spaziale in Italia della mortalitá per mesotelioma pleurico (che nella decima revisione ICD ha un codice specifico: C45.0) per gli anni 2003-2009. Studi precedenti a livello nazionale avevano invece utilizzato il codice topografico "Tumori maligni della pleura", in assenza di un codice specifico in Nona Revisione ICD per il mesotelioma pleurico. METODI: I rapporti standardizzati di mortalitá (SMR) sono stati calcolati per tutti i comuni, utilizzando la popolazione regionale come riferimento; per i comuni in Regioni con un tasso maggiore di quello nazionale, é stato utilizzato quest'ultimo come riferimento. SMR sono stati calcolati anche specificatamente per i siti di interesse nazionale per le bonifiche (SIN) con sorgenti di esposizione ad amianto, composti da uno o piú comuni, rispetto al tasso regionale. Il software Spatial Scan Statistic SatScan é stato utilizzato per l'analisi dei cluster: il territorio nazionale é stato suddiviso in macro-aree regionali e i rischi relativi (RR) esprimono il rapporto del rischio all'interno del cluster rispetto al rischio del resto della macro-area. Cluster con un valore di p < 0,10 sono stati selezionati. RISULTATI: Il tasso standardizzato nazionale annuo é di 1,7 casi per 100 000. Cluster significativi sono stati trovati in corrispondenza di industrie del cemento-amianto (ad es. Casale Monferrato, donne: RR = 28,7), aree portuali (ad es. Trieste, uomini: RR = 4,8) e poli petrolchimici (ad es. Priolo, uomini: RR = 6,9); un cluster é stato identificato a Biancavilla (donne: RR = 25,9), dove é presente una cava di materiale contaminato da fluoro-edenite. Alcuni cluster significativi corrispondono a SIN. CONCLUSIONI: I risultati contribuiscono a identificare esposizioni ad amianto prioritarie per la bonifica ambientale.

    Resumo em Inglês:

    INTRODUCTION: Spatial distribution of mortality from pleural mesothelioma (which in the ICD-10 Revision has a specific code: C45.0) in Italy for the period 2003-2009 is described. Previous mortality studies at national level employed the topographic code "Malignant neoplasms of pleura", because of unavailability of a specific code in ICD-9 Revision for pleural mesothelioma. METHODS: Standardized mortality ratios were computed for all municipalities, using each regional population as reference; for municipalities in Regions with rate higher than the national rate, the latter has been used as reference. SMRs were computed specifically also for each Italian Polluted Sites "of national concern for environmental remediation" (IPS) with asbestos exposure sources, composed by one or more municipalities, using regional rate as reference. Spatial Scan Statistics procedure, using SatScan software, was applied in cluster analysis: the country was divided into geographic macro-areas and the relative risks (RR) express the ratio of risk within the cluster to the risk of the macro-area outside the cluster. Clusters with p-value < 0.10 were selected. RESULTS: The national standardized annual mortality rate was 1.7 cases per 100 000. Several areas with evident burden of asbestos-related disease were detected. Significant clusters were found in correspondence to asbestos-cement industries (e.g. Casale Monferrato, women: RR = 28.7), shipyards (e.g. Trieste, men: RR = 4.8), petrochemical industries (e.g. Priolo, men: RR = 6.9) and a stone quarry contaminated by fluoro-edenite fibres (Biancavilla, women: RR = 25.9). Some of the increased clusters correspond to IPS. CONCLUSIONS: The results may contribute to detect asbestos exposure and to set priorites for environmental remediation.
  • Integrating gender medicine into the workplace health and safety policy in the scientific research institutions: a mandatory task Original Articles and Reviews

    Giammarioli, Anna Maria; Siracusano, Alessandra; Sorrentino, Eugenio; Bettoni, Monica; Malorni, Walter

    Resumo em Italiano:

    INTRODUZIONE: La medicina di genere valuta l'impatto del genere sulla fisiologia umana, sulla fisiopatologia e sulle caratteristiche cliniche delle malattie, integrando aspetti biologici, sociologici, etnici e culturali. Il decreto legge 81/2008 ha introdotto il genere nella valutazione dei rischi sul luogo di lavoro, tuttavia non esiste ancora una normativa genere-specifica riguardante il personale delle istituzioni scientifiche, che e soggetto, in uno stesso tempo ad agenti biologici, fisici e chimici, oltre che a problemi psicosociali come tutti gli altri. SCOPI: In questa rassegna vengono discussi alcuni aspetti della medicina di genere in relazione alla normativa italiana e alla valutazione del rischio. CONCLUSIONI: E infatti indispensabile che gli istituti scientifici pubblici e privati adottino strategie di prevenzione che tengano conto del genere per assicurare uguale tutela a uomini e donne.

    Resumo em Inglês:

    BACKGROUND: Gender medicine is a multi-faceted field of investigation integrating various aspects of psycho-social and biological sciences but it mainly deals with the impact of the gender on human physiology, pathophysiology, and clinical features of diseases. In Italy, the Decree Law 81/2008 recently introduced the gender issue in the risk assessment at the workplaces. AIMS: This review briefly describes our current knowledge on gender medicine and on the Italian legislation in risk management. CONCLUSIONS: Public or private scientific institutions should be the first to pay attention to the safety of their workers, who are simultaneously subjected to biological, chemical and physical agents. Main tasks of risk management in scientific research institutions are here analyzed and discussed in a gender perspective.
  • The potential role of vitamin D for prevention and treatment of tuberculosis and infectious diseases Original Articles and Reviews

    Dini, Catia; Bianchi, Antonio

    Resumo em Italiano:

    INTRODUZIONE: La carenza di vitamina D e una condizione comune in numerosi gruppi di popolazione nel mondo. Essa risulta associata a un'elevata incidenza dei disturbi del sistema immunitario e a una piu veloce progressione di alcune malattie infettive. Oltre ad essere un micronutriente essenziale per la salute dell'apparato scheletrico, la vitamina D riveste un ruolo importante nei processi fisiologici e nella prevenzione e/o terapia di numerose patologie croniche. Essa svolge un'azione complessa sul sistema immunitario. RISULTATI: La dimostrazione che la vitamina D protegge contro la tubercolosi e stata supportata da studi in vitro, epidemiologici e da alcuni dati clinici preliminari. La vitamina D ha un effetto potenziale sull'HIV (sindrome da immunodeficienza acquisita) e svolge un ruolo fondamentale nelle infezioni respiratorie. CONCLUSIONI: La somministrazione di vitamina D pud essere un metodo pratico, a basso costo per proteggere gruppi specifici di popolazione con elevata incidenza delle suddette malattie. L'educazione sanitaria pubblica dovrebbe mettere in risalto la necessita di una adeguata assunzione di vitamina D in tutti i gruppi vulnerabili.

    Resumo em Inglês:

    INTRODUCTION: Vitamin D deficiency (VDD) is a common condition among several populations in the world. VDD is associated with higher incidence of immune system disorders and faster progression of some infectious diseases. Vitamin D is known to be of physiological importance, it is considered an essential micronutrient for the bone health and plays a beneficial role in the prevention and/or treatment of a number of chronic diseases. Vitamin D has a complex action on the immune system. RESULTS: Evidence that vitamin D protects against tuberculosis has been supported by in vitro, epidemiological and some preliminary clinical studies. Vitamin D has a potential effect on HIV (human immunodeficiency virus) and plays a crucial role in the defence against respiratory infections. CONCLUSIONS: Vitamin D supplementation could be a low-cost, practical method to protect groups of people with high incidence of those diseases. Public health education should stress the need for adequate dietary intake of vitamin D in those vulnerable groups.
  • End-of-life decision making in respiratory failure. The therapeutic choices in chronic respiratory failure in a 7-item questionnaire Original Articles and Reviews

    Rinnenburger, Dagmar Elfriede; Alma, Mario Giuseppe; Bigioni, Domenico; Brunetti, Giuseppe; Liberati, Carlo; Magliacani, Vinicio; Monaco, Gianluca; Reggiani, Lino; Taronna, Giovanni; Cecchini, Luca

    Resumo em Italiano:

    INTRODUZIONE: Il cambio dalla medicina paternalistica verso una cultura della salute centrata sull'autonomia decisionale del paziente genera problemi di comunicazione e comprensione. L'insufficienza respiratoria cronica sfida i pazienti, le loro famiglie e i curanti con scelte importanti come la ventilazione meccanica non invasiva o invasiva, che nelle malattie neuromuscolari puó notevolmente posticipare la fine della vita. MATERIALI E METODI: Un questionario (STIR - Scelte Terapeutiche nell'insufficienza Respiratoria) con 7 domande é stato somministrato a 100 pazienti con BPCO avanzata, fibrosi polmonare o una malattia neuromuscolare, tutti in ossigenoterapia a lungo termine e in cura presso il Day Hospital. L'obiettivo era di capire se i pazienti con un peggioramento delle loro condizioni di salute volevano partecipare nei processi decisionali e, se si, come e con chi. RISULTATI: 90% volevano essere intervistati, il 10% rifiuta di partecipare; 82% vuole essere informato regolarmente sulle proprie condizioni di salute, 75% vuole essere intubato, se necessario, e il 56% accetterebbe anche la tracheostomia. Queste scelte sono state confermate dopo un anno, con 93% di pazienti che accettavano il questionario e lo consideravano utile. CONCLUSIONI: Un semplice questionario puó essere un mezzo di aiuto utile nelle decisioni terapeutiche nell'insufficienza respiratoria cronica avanzata.

    Resumo em Inglês:

    INTRODUCTION: The transition from paternalistic medicine to a healthcare culture centred on the patient's decision making autonomy presents problems of communication and understanding. Chronic respiratory failure challenges patients, their families and caregivers with important choices, such as invasive and non-invasive mechanical ventilation and tracheostomy, which, especially in the case of neuromuscular diseases, can significantly postpone the end of life. MATERIAL AND METHODS: A 7-item questionnaire was administered to 100 patients with advanced COPD, neuromuscular diseases and pulmonary fibrosis, all of them on oxygen therapy and receiving day-hospital treatment for respiratory failure. The objective was to find out whether or not patients, if faced with a deterioration of their health condition, would want to take part in the decision making process and, if so, how and with whom. RESULTS. Results showed that: 90% of patients wanted to be interviewed, 10% preferred not to be interviewed, 82% wanted to be regularly updated on their clinical situation, 75% wanted to be intubated, if necessary, and 56% would also agree to have a tracheostomy. These choices have been confirmed one year later, with 93% of respondents accepting the questionnaire and considering it useful. CONCLUSIONS: It is possible to conclude that a simple questionnaire can be a useful tool contributing to therapeutic decision making in respiratory failure.
Istituto Superiore di Sanità Roma - Rome - Italy
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