Abstract in English:
It can be very difficult to communicate with people with dementia. Each case requires its own unique handling. Not every scenario is covered, as many times your own judgment is what will work, best according to the circumstances. These can change from dawn to evening and from day to day. Never assume things will be the way they were the last time you communicated. Be on your guard. Be adaptable. The article will help get you started to think of your own ways to communicate.Abstract in Italian:
Negli ultimi anni si sta assistendo a un crescente interesse verso i potenziali effetti benefici per la salute umana derivanti dall'interazione uomo-animale. Sebbene le evidenze scientifiche siano ancora limitate, gli animali da compagnia vengono utilizzati in numerosi programmi di educazione e supporto emozionale per bambini e anziani. Partendo da una rivisitazione della letteratura scientifica disponibile, questa rassegna esamina le potenzialità di impiego degli animali domestici, in particolare il cane, come opportunità di arricchimento psicofisico della vita di soggetti caratterizzati da fragilità emozionale, quali i bambini affetti da disturbi dello spettro autistico. Sebbene i dati presenti in letteratura siano incoraggianti, è necessario promuovere ricerche mirate ad approfondire le potenzialità terapeutiche dell'interazione uomo-animale e a mettere a punto metodologie standardizzate finalizzate a un impiego efficace degli interventi assistiti con gli animali.Abstract in English:
There is a growing interest for the potential health benefits of human-animal interactions. Although scientific evidence on the effects is far from being consistent, companion animals are used with a large number of human subjects, ranging from children to elderly people, who benefit most from emotional support. Based on a comprehensive review of the literature, this paper examines the potential for domesticated animals, such as dogs, for providing emotional and physical opportunities to enrich the lives of many frail subjects. In particular, we focus on innovative interventions, including the potential use of dogs to improve the life of emotionally-impaired children, such as those affected by autism spectrum disorders. Overall an ever increasing research effort is needed to search for the mechanism that lie behind the human-animal bond as well as to provide standardized methodologies for a cautious and effective use of animal-assisted interventions.Abstract in Italian:
Nel 2002 il Comitato Nazionale per la Bioetica fu incaricato dal Ministro della Salute di approfondire vari temi per fare valutazioni utili a una futura produzione legislativa. Uno dei temi era relativo alla pet therapy, intesa genericamente come relazione tra uomo e animale col fine di produrre un beneficio per la salute e il benessere umani. La rilevanza bioetica fu indicata soprattutto nella individuazione dei reali benefici per l'uomo e nella ricerca per dimostrare questi e i possibili malesseri degli animali coinvolti. La dimostrazione dell'efficacia, i costi, le alternative, la condivisione delle scelte con il paziente e gli interessi attribuibili all'animale furono presi in considerazione contemporaneamente nelle raccomandazioni finali.Abstract in English:
The Italian Ministry of Health, in 2002, instructed the National Committee for Bioethics to carefully review and ultimately provide evidence for future legislative bills in various aspects. One such matter was that of the subject of "Pet Therapy", generically viewed as a "man-animal" relationship, with the purpose of proving beneficiary to both human health and welfare. The necessity of a bioethical approach was deemed important in establishing the concrete benefits for mankind (and the research required to demonstrate this) whilst also considering any possible malaise inflicted on those animals participating. The final recommendations decided upon, took into consideration effectiveness, cost, suitable alternatives, discussion of the intervention with the patient.Abstract in Italian:
L'articolo riguarda i requisiti di etica da considerare quando si intendano effettuare sperimentazioni cliniche con soggetti in condizioni mentali tali da non poter né comprendere pienamente le informazioni relative al trattamento proposto, né esprimere un consenso sufficientemente consapevole, autonomo ed informato. Non viene invece fatto riferimento ad altre categorie cosiddette "vulnerabili" (come, ad esempio, i bambini), né alle disposizioni anticipate, date in condizioni di consapevolezza, per il rifiuto di trattamenti negli stati terminali di malattia. I problemi di etica da affrontare per l'esecuzione di sperimentazioni cliniche con soggetti affetti da disabilità mentali sono molteplici: modalità del consenso informato, bilanciamento tra rischi e benefici, bilanciamento tra benefici individuali e interessi scientifici e sociali collettivi, rappresentanza legale e molti altri. Nell'articolo sono discussi in particolare i problemi relativi al cosiddetto "rischio minimo", ai livelli di accettabilità del rischio, nonché al consenso informato in relazione al rischio. Tali problemi sono discussi con riferimento specialmente alle normative comunitarie nell'Unione Europea e alle normative federali negli Stati Uniti d'America. Nelle conclusioni è proposto un elenco di criteri operativi.Abstract in English:
This article addresses the ethical requirements to be considered when conducting clinical trials involving human subjects whose mental condition limits their ability to understand the information and to express fully autonomous and informed consent. It does not address other categories of vulnerable persons, such as children, or advanced directives concerning end-of-life care. There are many ethical issues entailed in clinical trials involving subjects with mental disabilities: how to obtain informed consent, balancing risks and benefits, balancing individual benefits with collective scientific and social interests, legal representation and many more. This article focuses on the issues surrounding the concept of minimal risk and the relationship between informed consent and risk. These issues are addressed with particular emphasis on the regulations adopted by the European Union and the federal government of the United States of America. The conclusion proposes a list of working criteria.Abstract in Italian:
L'interesse per la valutazione della qualità di vita (QoL) nella pratica dei servizi di salute mentale è più recente rispetto ad altre discipline, come l'oncologia o la cardiologia, forse perché considerato un approccio non particolarmente innovativo in quanto la valutazione di diversi aspetti psicologici dei più comuni strumenti di misura della qualità di vita sono simili o identici a quelli che si trovano nelle più comuni scale psicopatologiche. Inoltre, molte dimensioni della qualità di vita rappresentano le principali aree di intervento in psichiatria, in particolare le sofferenze psicologiche della psicoterapia e della psicofarmacologia, il funzionamento sociale della riabilitazione psichiatrica. Ancora, in psichiatria un problema rispetto ad altri campi della medicina è che le valutazioni soggettive dei pazienti possono essere influenzate da aspetti collegati agli stessi disturbi mentali, incluse la compromissione cognitiva, le condizioni di vita sociali svantaggiate e le basse aspettative. Oggi, la qualità di vita è considerata il principale esito dei servizi di salute mentale. Vengono dati suggerimenti sulla scelta dei migliori strumenti di valutazione della qualità di vita in situazioni di ricerca e di applicazione nella routine dei servizi di salute mentale.Abstract in English:
Only recently the interest in the quality of life (QoL) has gained prominence in mental health practice with respect to other medical disciplines, such as oncology or cardiology, perhaps because the QoL measures were considered as tautological and largely overlapping with measures of psychopathology. Moreover, most of the recognized components of QoL represent the main areas of psychiatric intervention. For example, psychological functioning impairment represents the main area of psychotherapeutic and psychopharmacological interventions, social functioning impairment the main area of rehabilitation intervention. In addition, measures of QoL in psychiatric patients may be biased by some aspects of the disease, including impaired evaluation capacity or decreased expectations. Nowadays, QoL issues in relation to mental health care are especially relevant with regard to part of evaluation of treatment outcomes. Suggestions for the choice of the most appropriate QoL instruments for research and routine evaluation in mental health care are given.Abstract in Italian:
La comunicazione tra cani e uomini è stata oggetto di numerosi recenti studi, soprattutto indirizzati all'analisi della capacità dei cani di comprendere segnali gestuali umani. In numerosi studi i cani hanno dimostrato elevate abilità nella comprensione di una varietà di gesti umani aventi lo scopo di indicare. Questo articolo rappresenta una breve rassegna dei possibili meccanismi alla base dell'eccezionale capacità dei cani di stabilire un sistema comunicativo con l'uomo. A tal proposito, le diverse ipotesi, apparentemente contraddittorie, potrebbero non escludersi vicendevolmente e i meccanismi coinvolti potrebbero aver avuto un effetto sinergico sull'emergenza di tale abilità.Abstract in English:
Dog-human communication has been widely investigated recently for different theoretical reasons, in most cases through dogs' comprehension of human gestural cues. Dogs have been reported to be very skilful in comprehending a variety of human pointing gestures in many independent studies. This paper provides a short overview of the possible explanations behind the dogs' exceptional communicational abilities towards humans from an evolutionary perspective, concluding that the different and seemingly contradictory hypotheses are not exclusive but they might have a synergic effect.Abstract in Italian:
La gestione dei disturbi comportamentali nel cane richiede competenze professionali e specialistiche. Attualmente la figura professionale di riferimento è quella del medico veterinario comportamentalista. L'approccio di tipo clinico al disturbo comportamentale riportato dal proprietario del cane permette al medico veterinario comportamentalista di formulare una diagnosi e di prescriverne la terapia comportamentale e/o farmacologica. L'obiettivo della terapia comportamentale è di generare un cambiamento di tipo stabile nella percezione, e perciò nella emozione ad essa correlata, di uno stimolo, e nel comportamento abitualmente conseguente. Di fondamentale importanza è stabilire, sulla base dei sintomi, lo stato patologico del soggetto, utile a individuare l'alterazione funzionale dei principali sistemi di neurotrasmettitori coinvolti, a cui far fronte mediante un adeguato trattamento farmacologico. Nell'attuazione della terapia comportamentale il medico veterinario comportamentalista collabora, ove necessario, con un'equipe di figure qualificate in ambito cinofilo.Abstract in English:
The management of dog behavioural problems requires the expertise of professionals such as the veterinary behaviourist. Clinical assessment of behavioural disorders allows the veterinary behaviourist to formulate a diagnosis and prescribe a behavioural and/or pharmacological therapy. The objective of such therapy is to produce a stable change in the perception of a stimulus and the resulting emotion, leading to the correction of the behavioural problem. It may be crucial to evaluate the subject's pathological state in response to the observed symptoms in order to identify the functional impairment of the pivotal neurotransmitter systems involved in the disorder. This allows selecting a suitable pharmacological treatment. In order to implement behavioural therapy, the veterinary behaviourist collaborates, where necessary, with a team of qualified canine trainers.Abstract in Italian:
Le terapie assistite con animali (TAA) da fattoria possono migliorare i sintomi depressivi e lo stato ansioso in pazienti psichiatrici, aumentando l'autoefficacia anche in soggetti sani. Il supporto sociale dell'allevatore sembra giocare un ruolo importante. Effetti positivi sono stati meglio documentati in pazienti con disturbi affettivi o con diagnosi di depressione. Gli effetti benefici sono in genere riscontrabili dopo lunghi periodi di tali terapie, anche se la loro efficacia può essere aumentata incoraggiando i pazienti a cimentarsi in compiti progressivamente più complessi, tenendo ovviamente conto delle loro individuali potenzialità. Vi è un crescente consenso tra gli operatori del settore della salute mentale rispetto all'efficacia delle TAA con animali da fattoria, sebbene gli effetti di tali pratiche terapeutiche varino con il tipo di patologia, il sesso del terapeuta e con l'esperienza di quest'ultimo con le TAA. La ricerca in quest'ambito è ancora insufficiente e sono necessari ulteriori studi finalizzati a ottimizzare e adattare al paziente la giusta strategia di intervento terapeutico con animali da fattoria.Abstract in English:
Animal-assisted therapy (AAT) with farm animals for humans with psychiatric disorders may reduce depression and state anxiety, and increase self-efficacy, in many participants. Social support by the farmer appears to be important. Positive effects are best documented for persons with affective disorders or clinical depression. Effects may sometimes take a long time to be detectable, but may occur earlier if the participants are encouraged to perform more complex working skills. Progress must however be individually adapted allowing for flexibility, also between days. Therapists involved with mental health show a pronounced belief in the effects of AAT with farm animals, variation being related to type of disorder, therapist's sex and his/her experience with AAT. Research is still scarce and further research is required to optimize and individually adapt the design of farm animal-assisted interventions.Abstract in Italian:
Il legame con gli animali consente l'accesso alla sfera affettiva e facilita il percorso terapeutico. L'approccio metodologico dei programmi riabilitativi assistiti con gli asini è basato sulla mediazione, che è caratterizzata da relazioni multidirezionali (paziente-asino-terapista). L'asino è un eccellente facilitatore nella costruzione di processi motivazionali, essendo in grado di promuovere, attraverso stimoli attivi e positivi, lo sviluppo, sia psico-emozionale sia psico-cognitivo del bambino. I risultati di questo studio indicano che i bambini, nell'approcciarsi a questo animale, fanno affidamento più su espressioni comunicative fisiche che sul linguaggio verbale. Percorsi riabilitativi assistiti dagli asini aiutano quindi a identificare i punti di forza del bambino su cui poi costruire processi motivazionali.Abstract in English:
Bonding with animals grants access to the sphere of affectivity and facilitates therapeutic engagement. The methodological approach of donkey-assisted programs is based on mediation, which is characterized by multidirectional relationships (patient-donkey-therapist). The donkey is an excellent facilitator in the motivation-building process, being able to stimulate the child's development by way of active and positive forces that foster psycho-affective and psycho-cognitive development processes. Results of this study, which focused on the child's approach to the donkey, indicate that while communicating with the animal, children rely more on physical expressions than on verbal language. Donkey-assisted rehabilitative sessions can help in identifying children's strong points, on which motivation could be built.Abstract in Italian:
Gli uomini hanno una lunga storia di relazione con gli animali domestici a tal punto che gli animali da compagnia possono rappresentare dei validi surrogati di rapporti sociali. Alcuni dati mostrano che la presenza di animali da compagnia in casa può indurre un generale stato di benessere nelle persone nonché stimolare lo sviluppo di legami sociali nei bambini. Utilizzando la capacità degli animali di interagire con gli esseri umani, in molti casi le terapie assistite da animali mirano proprio all'arricchimento dei legami sociali in diversi tipi di pazienti. Dati sperimentali ottenuti su modelli animali rendono tale campo di indagine sempre più promettente. Tuttavia ulteriori evidenze scientifiche sono necessarie in particolare per la standardizzazione delle procedure di intervento e per definire quali specie siano più appropriate. Un'attenzione particolare deve poi essere posta a garantire il benessere degli animali utilizzati.Abstract in English:
Humans have a long history of relationship with domestic animals and nowadays pets often act as "social substitutes" through bonding. There is some evidence that pet presence at home may induce well being in people and the development of social skills in children. Animal assisted therapies aim at developing these skills in patients on the basis of human animal interactions. Experimental data obtained on animal models suggest that this is indeed a promising line. There is however a lack of clear scientific data that would help defines what the most appropriate procedures or species may be. Improvements are observed, but again sound scientific data are mostly missing. Attention must be given to the welfare of the animals being used.Abstract in Italian:
Il progetto Pindaro FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) è uno studio multicentrico sui possibili effetti positivi della riabilitazione equestre sugli esordi schizofrenici. Sono stati trattati per circa un anno con sedute di riabilitazione equestre 24 pazienti con diagnosi di schizofrenia tanto in fase di esordio che cronicizzata. I soggetti sono stati sottoposti ad una batteria di test validati (BPRS e PANSS a 8 items) all'inizio e alla fine delle sedute. Dai risultati preliminari, presentati in questo lavoro, si evidenzia un persistente stato di remissione della patologia per quanto riguarda i sintomi negativi, assieme ad una diminuzione dei giorni di ricovero.Abstract in English:
The FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) Pindar is a multicentre research project aimed at testing the potential effects of therapeutic riding on schizophrenic patients. Twenty-four subjects with a diagnosis of schizophrenia were enrolled for a 1 year-treatment involving therapeutic riding sessions. All subjects were tested at the beginning and at the end of treatment with a series of validated test batteries (BPRS and 8 items-PANSS). The results discussed in this paper point out an improvement in negative symptoms, a constant disease remission in both early onset and chronic disease subjects, as well as a reduced rate of hospitalization.Abstract in Italian:
La Carta del Benessere è un progetto educativo, contraddistinto da un attivo coinvolgimento di bambini delle scuole primarie nella sorveglianza, tutela e promozione della salute. Dopo essere stati informati dell'iniziativa, gli scolari sono invitati a compilare da soli un questionario su peso, altezza, sport praticati ed altre voci d'interesse medico e demografico. Secondo il progetto, i problemi suscettibili di misure correttive, come l'ambliopia, sono segnalati alle famiglie e affrontati individualmente. Il progetto è stato precedentemente testato su circa 1500 bambini e bambine appartenenti a numerose regioni italiane, fornendo risultati sostanzialmente in linea con quelli riportati in letteratura. Poiché in Italia, come in tutti i paesi, le disuguaglianze sanitarie su base economica e sociale sono un problema rilevante, un secondo studio con l'utilizzo della Carta del Benessere è stato condotto in un gruppo di bambini socialmente ed economicamente svantaggiati. Come si riferisce in questo lavoro, il sovrappeso, la ridotta attività fisica, i problemi visivi e la pratica di discipline sportive sono risultati marcatamente diversi rispetto allo studio precedente. Questi risultati forniscono alcune indicazioni sul ruolo potenziale della povertà e dello svantaggio sociale sullo stato di salute dei bambini. Per affrontare meglio il problema delle disuguaglianze sanitarie, gli attuali sistemi di monitoraggio andrebbero potenziati, preferibilmente con un coinvolgimento attivo del bambino sul piano educativo, e le informazioni raccolte andrebbero tradotte in provvedimenti di sanità pubblica.Abstract in English:
The Healthy Growth Charter is an educational and health-promoting project aimed at an active involvement of the primary school children in health surveillance and protection. Being duly acquainted of the matter, scholars are asked to fill by their own a questionnaire on height, weight, sport attendance and other items of medical and demographic interest. According to the project, problems suitable of corrective measures, such as amblyopia, are signalled to the families and dealt individually. The project has been previously tested on about 1500 boys and girls from various Italian regions, showing that, despite the limits of self-reported data, it provides information in line with literature. Health inequalities in children remain an important problem also in Italy, and a second test of the Healthy Growth Charter was launched in a group of socially disadvantaged children. As reported in this paper, overweight, reduced physical activity, visual problems and other items markedly differed in this with respect to the previous study. These results provide some indication on the potential role of social disadvantage and poverty on health status of children. To better tackle the problem of health inequalities, the actual surveillance systems should be empowered, preferably with an active educational involvement of children, translating the information into public health intervention policies.Abstract in Italian:
La sottotipizzazione di HIV-1 basata sulla reattività dei sieri di pazienti infettati da HIV ai peptidi della regione V3 della gp120 di HIV-1 è una procedura spesso utilizzata per sottotipizzare le varianti virali che circolano in aree geografiche con alta prevalenza ed incidenza di infezione da HIV. Allo scopo di valutare l'efficacia e l'affidabilità di questo approccio diagnostico in individui che risiedono in queste regioni, lo abbiamo applicato su 148 sieri ottenuti da 118 individui ugandesi infettati da HIV-1, con data di sieroconversione nota. Dei 148 sieri saggiati, 68 (46,0%) reagivano specificamente ad un solo peptide e potevano così essere facilmente sottotipizzati (sieri SP), ma 64 (43,2%) non reagivano ad alcun peptide (sieri NR) e 16 (10,8%) reagivano a due o più peptidi (sieri CR) e non potevano essere sottotipizzati. Quando venivano considerate le date di sieroconversione, la grande maggioranza dei campioni raccolti da individui con infezione recente apparteneva al gruppo dei sieri NR che mostravano anche un basso Indice di Avidità (AI) per gli anticorpi anti-HIV. I campioni raccolti, invece, durante le fasi più tardive della malattia appartenevano principalmente ai gruppi CR e SP e mostravano un AI più alto. Questi risultati indicano che l'efficacia e l'affidabilità del metodo di sottotipizzazione delle varianti di HIV-1 basato sulla reattività dei sieri ai peptidi della regione V3, dipendono dalla maturazione della risposta immune specifica per HIV e possono significativamente essere molto basse quando si saggiano sieri da individui con un'infezione recente.Abstract in English:
HIV-1 serosubtyping based on reactivity to peptides from the V3 region of gp120 is a low-cost and easy to perform procedure often used in geographical areas with high prevalence and incidence of HIV infection. We evaluated the performance of V3-based serotyping on 148 sera from 118 HIV-1-infected individuals living in Uganda, with estimated dates of seroconversion. Of the 148 tested samples, 68 (46.0%) specifically reacted with only one of the V3 peptides included in the test (SP), 64 (43.2%) did not react with any peptide (NR) and 16 (10.8%) reacted with two or more peptides (CR). According to the estimated seroconversion date, the large majority of samples collected early after infection belonged to the NR group. These samples had also a low Avidity Index. In contrast, samples collected later after infection belonged mainly to CR and SP groups and had also a higher avidity index. These results indicate that the performance of V3-based assays depends on maturation of HIV-specific immune response and can be significantly lowered when these tests are carried out on specimens collected from recently infected individuals.Abstract in Italian:
La tossicità riproduttiva, con i suoi bersagli e meccanismi di azione, è una branca complessa della tossicologia: lo screening e l'identificazione di sostanze tossiche per la riproduzione è una delle maggiori sfide scientifiche per la valutazione della sicurezza delle sostanze chimiche, previsto anche dal Regolamento Europeo REACH. Le autorità regolatorie raccomandano l'applicazione del principio delle 3R e lo sviluppo di strategie sperimentali razionali per mettere a punto metodi in vitro e l'uso, nell'ambito del processo di valutazione, di un approccio meccanicistico nell'identificazione e caratterizzazione del rischio. Il progetto europeo ReProTect ha sviluppato un insieme di saggi in vitro per studiare le diverse fasi del ciclo riproduttivo dei mammiferi: sviluppi metodologici e risultati ottenuti su spermatozoi, ovociti, prostata e placenta sono presentati in questa rassegna.Abstract in English:
Reproductive toxicity, with its many targets and mechanisms, is a complex area of toxicology; thus, the screening and identification of reproductive toxicants is a main scientific challenge for the safety assessment of chemicals, including the European Regulation on Chemicals (REACH). Regulatory agencies recommend the implementation of the 3Rs principle (refinement, reduction, replacement) as well as of intelligent testing strategies, through the development of in vitro methods and the use of mechanistic information in the hazard identification and characterization steps of the risk assessment process. The EU Integrated Project ReProTect (6th Framework Programme) implemented an array of in vitro tests to study different building blocks of the mammalian reproductive cycle: methodological developments and results on male and female germ cells, prostate and placenta are presented.Abstract in Italian:
Nel corso degli ultimi 20 anni, è aumentato il livello delle conoscenze relative alle caratteristiche farmacologiche, fisiologiche e cliniche associate al consumo di khat. Nel contempo, tuttavia, i livelli elevati di disseminazione della sostanza in contesti tradizionali hanno in qualche modo limitato la diffusione delle conoscenze relative alla mortalità associata all'uso del prodotto. L'articolo prende in rassegna la scarsa letteratura dedicata all'argomento, analizzando innanzitutto i lavori pubblicati su riviste peer reviewed. Da una lista iniziale di 111 articoli, sono stati selezionati 15 lavori che soddisfacevano ai criteri di inclusione. In seguito all'esame di questi lavori, sono stati identificati altri 61 documenti di interesse, oltre ad altri report ed articoli di giornale. Viene qui proposto un approccio contestuale per la classificazione della mortalità associata ad ogni stadio del "percorso" della pianta: coltivazione, trasporto, consumo, effetti sul corpo umano. Vengono inoltre illustrati e commentati alcuni esempi che affrontano una serie di problematiche, che richiederebbero un maggiore approfondimento scientifico. Di qui la necessità di condurre studi di popolazione relativi alle determinanti sia fisiologiche che psicologiche legate alla mortalità da khat. Le comunità in cui si consuma tradizionalmente il khat, ed i professionisti della salute di queste popolazioni, dovrebbero tenere in maggiore considerazione gli effetti fisiologici e psicofarmacologici del khat, assieme ai rischi di morbidità e mortalità correlati al suo consumo. Vi è inoltre la necessità di raccogliere maggiori informazioni sia a livello nazionale che internazionale relative a queste tematiche.Abstract in English:
During the past 20 years or so, more has become known about the properties of khat, its pharmacology, physiological and psychological effects on humans. However, at the same time its reputation of social and recreational use in traditional contexts has hindered the dissemination of knowledge about its detrimental effects in terms of mortality. This paper focuses on this particular deficit and adds to the knowledge-base by reviewing the scant literature that does exist on mortality associated with the trade and use of khat. We sought all peer-reviewed papers relating to deaths associated with khat. From an initial list of 111, we identified 15 items meeting our selection criteria. Examination of these revealed 61 further relevant items. These were supplemented with published reports, newspaper and other media reports. A conceptual framework was then developed for classifying mortality associated with each stage of the plant's journey from its cultivation, transportation, consumption, to its effects on the human body. The model is demonstrated with concrete examples drawn from the above sources. These highlight a number of issues for which more substantive statistical data are needed, including population-based studies of the physiological and psychological determinants of khat-related fatalities. Khat-consuming communities, and health professionals charged with their care should be more aware of the physiological and psychological effects of khat, together with the risks for morbidity and mortality associated with its use. There is also a need for information to be collected at international and national levels on other causes of death associated with khat cultivation, transportation, and trade. Both these dimensions need to be understood.Abstract in Italian:
I dati a livello mondiale mostrano la crescente incidenza del Mycobacterium tuberculosis (TB) e in particolare della TB farmaco-resistente (MDR-TB). I programmi di controllo della TB nei paesi in via di sviluppo sono sopraffatti dalla complessità del trattamento per le persone colpite dalla MDR-TB, considerata l'inadeguatezza degli attuali strumenti e terapie. La MDR-TB può divenire la forma principale di TB. Sono analizzati i fattori di rischio che rendono il Sud Africa uno dei maggiori epicentri. Viene fornita una rassegna degli studi condotti sull'attività antitubercolare dell'Allium sativum sia in vitro che in vivo. Le ricerche sull'efficacia degli estratti d'aglio su campioni clinici di MDR-TB sono di interesse scientifico. L'Allium sativum offre una speranza per lo sviluppo di farmaci alternativi. Il coinvolgimento dei guaritori tradizionali nei programmi sanitari per la TB può facilitare la somministrazione di estratti d'aglio alle persone contagiate.Abstract in English:
Worldly data show the increasing incidence of Mycobacterium tuberculosis (MTB) and particularly of multi-drug resistant tuberculosis (MDR-TB). In developing countries, TB control programmes are overwhelmed by the complexity of treating MDR-TB infected people, as current tools and therapies are inadequate. MDR-TB could become the main form of TB. Risk factors that make South Africa into one of the main epicentres are analysed. A review of the studies carried out about antitubercular properties of Allium sativum both in vitro and in vivo is provided. The researches about the garlic extracts effectiveness against clinical isolates of MDR-TB are of scientific importance. Allium sativum offers a hope for developing alternative drugs. The involvement of traditional healers (TH) in the TB health management could facilitate the administration of garlic extracts to the infected patients.