• Pardon my asking: do we need eMinence-based bioethics? Editorial

    Petrini, Carlo
  • Ethical issues in videorecording patients lacking capacity to consent Research and Methodologies

    Petrini, Carlo

    Abstract in Italian:

    La videoregistrazione di pazienti richiede una particolare attenzione per la tutela dei dati personali e la protezione della confidenzialità. Il consenso dovrebbe essere richiesto ai pazienti per ogni videoregistrazione. Quando una disabilità mentale o una malattia mentale o fisica impediscono ai pazienti di dare personalmente il consenso, questo dovrebbe essere ottenuto da un rappresentante legale o da un familiare. Sono qui riassunti e discussi tre documenti sull'argomento pubblicati nel Regno Unito, negli Stati Uniti d'America e in Italia. Il problema del consenso è affrontato specialmente con riferimento a persone incapaci di esprimere personalmente il consenso, come le persone in stato vegetativo. Viene delineato il quadro dei principi etici di riferimento e sono proposti alcuni suggerimenti operativi.

    Abstract in English:

    Videorecording of patients requires the utmost respect for the privacy and confidentiality of the patients. Consent should be requested from patients for all videorecording. When a mental disability or mental or physical illness prevents patients from giving their permission, agreement to recording from a legal representative or from a close relative or carer are necessary. Three documents on this subject issued in the United Kingdom, the United State of America and Italy are briefly summarized and discussed. The problem of consent for videorecording is addressed particularly in reference to persons incapable of making decisions on their own, such as persons in vegetative state. The general ethical framework is outlined and a few practical proposals are given.
  • Awareness, understanding and attitudes of Italians regarding palliative care Research and Methodologies

    Benini, Franca; Fabris, Monica; Pace, Daniela S.; Vernò, Valentina; Negro, Valentina; De Conno, Franco; Orzalesi, Marcello M.

    Abstract in Italian:

    Esistono numerose difficoltà nella diffusione delle cure palliative (CP) nei paesi occidentali. Un importante impulso al loro utilizzo è rappresentato da una corretta divulgazione e una diffusa conoscenza presso la popolazione. Lo scopo di questo studio è verificare il livello di consapevolezza degli italiani sulle CP e la loro percezione dei bisogni dei malati inguaribili. E' stato intervistato un campione random di 1897 soggetti adulti (18-74 anni) rappresentativo della popolazione italiana, dopo stratificazione per genere, età (6 strati), istruzione (3 livelli), area geografica di residenza (4 aree) e grandezza della città di residenza (4 dimensioni). Il 59,4% degli intervistati aveva sentito parlare di CP; tuttavia, solo il 23,5% aveva una sufficiente o precisa idea di cosa fossero mentre il 27% non lo sapeva o ne aveva un'idea errata. La percezione più diffusa era che le CP servissero per alleviare il dolore e per migliorare la qualità della vita. Le principali paure attribuite ai pazienti inguaribili adulti erano quella della sofferenza e della morte, mentre i loro principali bisogni erano il controllo del dolore e della sofferenza fisica. I principali bisogni della famiglia erano invece l'assistenza medica e infermieristica domiciliare, seguita dall'aiuto dei volontari e dal sostegno psicologico. Il domicilio è risultato essere il luogo più appropriato dove assistere questi malati possibilmente con il supporto di personale sanitario professionale. Nel caso dei bambini inguaribili, la principale paura attribuita era quella dello "sradicamento" dalla famiglia, dagli amici, dalla casa e dai giochi. Solo il 45,2% degli intervistati ha dichiarato di conoscere qualcuno che ha intrapreso le CP. In conclusione, questo studio effettuato nel 2008, ha dimostrato che il livello di conoscenza degli italiani sulle CP è spesso errato o incompleto e ha evidenziato che, nel nostro paese è necessario accrescerne la conoscenza e la diffusione, ed implementarne l'utilizzazione attraverso interventi appropriati e dedicati.

    Abstract in English:

    There are numerous difficulties encountered in the diffusion of palliative care (PC) in developed countries. A correct and widespread awareness of PC among the general public represents an important factor for its enhanced diffusion and use. The aim of this study is to verify the level of awareness of PC among Italians and their perception of the needs of patients with incurable illness. A random sample of 1897 adult subjects, aged 18 to 74 years, representative of the Italian population, was interviewed after stratification by gender, age (6 strata), education (3 levels), geographic area of residency (4 areas) and town of residency (4 dimensions). 59.4% of those interviewed had heard of PC, but only 23.5% of them believed that they had an adequate or precise idea of what PC is; 27% of them did not know or had a mistaken idea about the nature of PC. The most accepted perception was that PC alleviates pain and improves quality-of-life. The principal concerns attributed to incurable patients were: fear of suffering and of death, and the principal needs were perceived as: relief from pain and physical suffering. The primary needs of the family were identified in: medical and nursing care at home, followed by: care provided by volunteers and psychological support. The most appropriate care-setting for these patients was indicated as their home, possibly with the support of professional carers. In the case of children, the main concern indicated was that of being "separated" from family, friends, home and toys. Only 45.2% of interviewees thought that they knew a person who had experienced PC. In conclusion, the awareness of the Italian population of PC is scarce and often incorrect. In order to achieve a greater diffusion and better use of PC in our country, this awareness needs to be improved by appropriate intervention.
  • Smoke-free policy development in Italy through the legislative process of the ban 2000-2005, and press media review 1998-2008 Research and Methodologies

    Gorini, Giuseppe; Currie, Laura; Spizzichino, Lorenzo; Galeone, Daniela; Lopez, Maria J.

    Abstract in Italian:

    L'obiettivo dell'articolo è descrivere l'iter per l'approvazione della legge 3/2003, articolo 51. Il metodo usato è stato la ricostruzione del'iter parlamentare della legge nel 2000-2005, e della rassegna stampa in Italia sul fumo, 1998-2008. Tra i risultati ottenuti, la strategia per l'approvazione del disegno di legge (DDL) anti-fumo presenta alcuni punti di forza: la leadership di due medici-ministri della sanità (Veronesi e Sirchia) che hanno presentato 4 DDL nel 2000-2002; l'aumento di 4 volte delle sanzioni per i divieti già vigenti nel 2001; l'inserimento nel 2002 per 3 volte del divieto come articolo all'interno di una legge-quadro, per far approvare velocemente il bando; gli standard restrittivi della qualità dell'aria dei sistemi di ventilazione previsti nei locali fumatori dal regolamento attuativo DPCM 23/12/2003. I punti negativi dell'iter sono stati: il ritardo nell'approvazione dei requisiti per le aree fumatori e dei responsabili dei controlli; l'annullamento del TAR del Lazio nell'agosto 2005 della responsabilità degli esercenti nel controllare l'osservanza del divieto. Risultano pubblicati oltre 800 articoli sul fumo nel 1998-2008, di cui l'83% durante l'iter di approvazione della legge. Anche se la stampa ha dedicato molta attenzione alle rivendicazioni dei ristoratori, il lungo iter parlamentare ha favorito la pubblicazione di articoli sulla prevenzione del tabagismo.

    Abstract in English:

    The objective of this article is to describe the process of approval of the Italian smoking ban, enacted in 2005. The method is to conduct a review of proposed and approved legislation 20002005, and of articles published in Italian newspapers, 1998-2008. Enabling factors in the process were: the leadership of two consecutive Health Ministers, both physicians, who introduced the bill four times between 2000-2002; the repeated presentation and final approval of the bill as an amendment within a bill on public administration which enabled timely approval of the ban; and the stringent air quality standards in the 2003 regulation that made building smoking rooms impracticable and prohibitively expensive. Limiting factors in the process were: the 6-month delay in approving the regulation on smoking rooms; the 1.5-year delay in approving the regulation establishing owners' responsibility for enforcing the ban in hospitality premises and the legal action in August 2005, which shifted responsibility for enforcement to police. Eighty-three percent of the 808 articles published on smoking in 1998-2008 were released between 2000-2005, during the policy process. While the press devoted considerable attention to the issues raised by the hospitality sector, the long legislative process of the bill and its regulations also stimulated coverage on tobacco control issues.
  • Prevention, communication and equity in environmental epidemiology: ethical issues Research and Methodologies

    Pagliarani, Giordana; Botti, Caterina

    Abstract in Italian:

    Nell'ambito delle ricerche di epidemiologia ambientale le decisioni, riguardo all'agire e alle sue modalità, richiedono un'adeguata riflessione etica. Possono sorgere, infatti, diversi tipi di problematiche relative sia alle modalità di ricerca e produzione delle conoscenze, sia alla gestione dei risultati prodotti in termini della loro valutazione generale o ai fini di azioni preventive e interventi di bonifica. Nel presente contributo proponiamo di considerare tre questioni come fondamentali per questa riflessione etica: la comunicazione dei dati conclusivi della ricerca, la corretta applicazione del principio di precauzione e le problematiche di equità ambientale.

    Abstract in English:

    In environmental epidemiology research, decisions about when and how to intervene requires adequate ethical reflection. In fact, different kinds of issues may arise about: research methods and knowledge production; management of the results in terms of their overall assessments or for the implementation of preventive actions; reclamation intervention. In this contribution we propose to consider three topics we regard as crucial to this ethical debate: the reporting of conclusive research data; the correct application of the precautionary principle; and the environmental equity issues.
  • Ethical issues in neonatal intensive care Research and Methodologies

    Orzalesi, Marcello M.; Cuttini, Marina

    Abstract in Italian:

    I recenti progressi nell'assistenza neonatale hanno notevolmente migliorato la prognosi e le probabilità di sopravvivenza dei neonati in condizioni critiche o molto pretermine ed hanno di fatto modificato il concetto stesso ed i limiti della così detta "vitalità" (viability). Tuttavia, in alcune circostanze, quando il decesso del bambino può essere solo temporaneamente posposto, a prezzo di gravi sofferenze, o quando la sopravvivenza si associa con gravissime disabilità permanenti ed una vita intollerabile per il bambino e la sua famiglia, potrebbe non essere appropriato utilizzare tutto l'armamentario della moderna terapia intensiva neonatale. In tali circostanze la limitazione dei trattamenti intensivi ("non inizio" o "sospensione"), peraltro invasivi e dolorosi, e il passaggio alle cure palliative, potrebbe rappresentare una alternativa più umana e ragionevole. Questo articolo esamina e discute i principi etici che sottendono tali difficili decisioni, le situazioni più frequenti in cui esse possono essere prese in considerazione, il ruolo dei genitori nel processo decisionale e quali sono le opinioni e i comportamenti dei neonatologi in numerose unità di terapia intensiva neonatale Europee come riportato dallo studio EURONIC.

    Abstract in English:

    Recent progress in neonatal care have significantly improved the prognosis and chances of survival of critically ill or extremely preterm neonates and have modified the limits of viability. However, in some circumstances, when the child's death can only be briefly postponed at the price of severe suffering, or when survival is associated with severe disabilities and an intolerable life for the child and his/her parents, the application of the full armamentarium of modern neonatal intensive care may not be appropriate. In such circumstances the limitation of intensive treatments (withholding or withdrawing) and shift towards palliative care, can represent a more humane and reasonable alternative. This article examines and discusses the ethical principles underlying such difficult decisions, the most frequent situations in which these decisions may be considered, the role of parents in the decisional process, and the opinions and behaviours of neonatologists of several European neonatal intensive units as reported by the EURONIC study.
  • Hypovolemic shock due to severe gastrointestinal bleeding in a child taking an herbal syrup Research and Methodologies

    Moro, Paola Angela; Flacco, Valerio; Cassetti, Federica; Clementi, Valentina; Colombo, Maria Laura; Chiesa, Giulia Maria; Menniti-Ippolito, Francesca; Raschetti, Roberto; Santuccio, Carmela

    Abstract in Italian:

    Segnaliamo il caso di un bambino di 4 anni giunto in ospedale con un quadro di shock ipovolemico a causa di un grave sanguinamento gastrointestinale. L'esofagogastroduod enoscopia (EGDS) mostrava un'ernia iatale, erosioni ed ulcerazioni dell'esofago inferiore, probabilmente a causa di un reflusso gastroesofageo, ed una piccola erosione duodenale. Il bambino, precedentemente in buona salute, non aveva mai mostrato alcun sintomo correlato a questa condizione. L'unico prodotto assunto dal paziente nei giorni precedenti era uno sciroppo a base d'erbe, tra le quali Filipendula ulmaria (L.) Maxim. e Salix spp. (specie note per contenere salicilati), commercializzato come alimento e prescritto dal suo pediatra per curare una live sintomatologia da raffreddamento con febbre. L'analisi quali-quantitativa confermava la presenza di salicilati nello sciroppo. L'algoritmo di Naranjo mostrava una correlazione probabile tra l'esordio dei sintomi e l'assunzione del prodotto. Il bambino, si è rapidamente ristabilito senza sequele dopo essere stato sottoposto a cure intensive. Il prodotto è stato ritirato dal mercato italiano.

    Abstract in English:

    We report the case of a 4-years-old boy who was admitted with hypovolemic shock due to a severe gastrointestinal bleeding. The esophagogastroduodenoscopy (EGDS) showed hiatus hernia, erosions and ulcerations of the lower esophagus, possibly due to a gastroesophageal reflux, and a small duodenal erosion. The child was previously healthy and he had never shown any symptoms related to this condition. The only product taken by the child in the previous days was a syrup containing several herbs, among which Filipendula ulmaria (L.) Maxim. and Salix spp. (known to contain salicylates), marketed as food and prescribed by his paediatrician to treat a mild cold accompanied by fever. Quali-quantitative analysis confirmed the presence of salicylates in the syrup. Naranjo algorithm showed a probable correlation between the onset of symptoms and the consumption of the herbal remedy. The child recovered after receiving intensive care. The product was withdrawn from Italian market.
  • Effect of eye NGF administration on two animal models of retinal ganglion cells degeneration Research and Methodologies

    Colafrancesco, Valeria; Coassin, Marco; Rossi, Simona; Aloe, Luigi

    Abstract in Italian:

    Lo scopo del presente studio è quello di studiare l'azione del NGF somministrato come collirio nella retinopatia diabetica (RD) e nel glaucoma (GL). Il GL è stato indotto in ratti adulti con la somministrazione di soluzione salina ipertonica nella vena episclerale del bulbo oculare. L'iperglicemia e la conseguente retinopatia è stata indotta mediante somministrazione di streptozoticina intraperitoneale. Gli animali con GL, RD e i controlli sani sono stati trattati con NGF o soluzione fisiologica per via topica (collirio). La retina e il nervo ottico sono stati in seguito isolati per l'analisi biochimica e strutturale. I risultati hanno evidenziato una progressiva degenerazione delle cellule ganglionari retiniche ed una ridotta espressione di recettori NGF sulle cellule del nervo ottico nei ratti con glaucoma e diabete. Queste alterazioni sono associate a significate alterazioni dei livelli di NGF e del VEGF. Infine, abbiamo dimostrato che il trattamento oculare con NGF in collirio esercita una marcata azione neuroprotettiva sulle cellule retiniche del roditore con glaucoma e con diabete.

    Abstract in English:

    The aim of this study was to investigate the effect of nerve growth factor (NGF) administration on retinal ganglion cells (RGCs) in experimentally induced glaucoma (GL) and diabetic retinopathy (DR). GL was induced in adult rats by injection of hypertonic saline into the episcleral vein of the eye and diabetes (DT) was induced by administration of streptozoticin. Control and experimental rats were treated daily with either ocular application of NGF or vehicle solution. We found that both animal models present a progressive degeneration of RGCs and changing NGF and VEGF levels in the retina and optic nerve. We then proved that NGF eye drop administration exerts a protective effect on these models of retinal degeneration. In brief, our findings indicate that NGF can play a protective role against RGC degeneration occurring in GL and DR and suggest that ocular NGF administration might be an effective pharmacological approach.
  • Signaling pathway-focused gene expression profiling in pressure overloaded hearts Research and Methodologies

    Musumeci, Marco; Maccari, Sonia; Corritore, Elisa; Massimi, Alessia; Stati, Tonino; Marano, Giuseppe; Catalano, Liviana

    Abstract in Italian:

    Il propranololo è il capostipite dei β-bloccanti, una classe di farmaci di ampio impiego clinico. In modelli sperimentali di ipertrofia cardiaca patologica, il propranololo ha dimostrato di possedere proprietà antipertrofiche e antifibrotiche. Sebbene sia opinione comune che questi importanti effetti siano dovuti all'interazione del farmaco con i recettori β-adrenergici, i meccanismi molecolari che ne sono alla base rimangono largamente sconosciuti. Lo scopo del presente studio è quello di caratterizzare il profilo di risposte intracellulari associate all'azione antipertrofica del propranololo. A tal proposito, abbiamo utilizzato un rt-PCR array per valutare il profilo di espressione cardiaca di 84 geni, rappresentativi di 18 differenti vie di segnalazione intracellulare, in topi sottoposti a coartazione dell'aorta toracica (TAC) e trattati con propranololo per 14 giorni al dosaggio di 80 mg/kg/die. Gli animali soggetti a TAC mostravano un marcato incremento della massa ventricolare sinistra (+49%), ma nessuna significativa variazione del livello di espressione dei geni esaminati in confronto al gruppo di controllo. Al contrario, gli animali trattati con propranololo presentavano un modesto incremento della massa ventricolare (+24%) associato ad una significativa incrementata espressione di 2 geni, propriamente Brca1 e Cdkn2a, appartenenti rispettivamente alla via di segnalazione del TGF-β e degli estrogeni. In conclusione, i risultati del presente studio indicano che i cuori soggetti a sovraccarico pressorio per 2 settimane hanno un profilo di espressione sovrapponibile a quello dei cuori di controllo. Sorprendentemente il trattamento con il β-bloccante propranolo è associato con un'incrementata espressione di geni che regolano negativamente il ciclo cellulare. Ulteriori studi sono necessari per stabilire se esiste un legame tra i cambiamenti nell'espressione genica e l'attività antipertrofica del farmaco.

    Abstract in English:

    The β-blocker propranolol displays antihypertrophic and antifibrotic properties in the heart subjected to pressure overload. Yet the underlying mechanisms responsible for these important effects remain to be completely understood. The purpose of this study was to determine signaling pathway-focused gene expression profile associated with the antihypertrophic action of propranolol in pressure overloaded hearts. To address this question, a focused real-time PCR array was used to screen left ventricular RNA expression of 84 gene transcripts representative of 18 different signaling pathways in C57BL/6 mice subjected to transverse aortic constriction (TAC) or sham surgery. On the surgery day, mice received either propranolol (80 mg/kg/day) or vehicle for 14 days. TAC caused a 49% increase in the left ventricular weight-to-body weight (LVW/BW) ratio without changing gene expression. Propranolol blunted LVW/BW ratio increase by approximately 50% while causing about a 3-fold increase in the expression of two genes, namely Brca1 and Cdkn2a, belonging to the TGF-beta and estrogen pathways, respectively. In conclusion, after 2 weeks of pressure overload, TAC hearts show a gene expression profile superimposable to that of sham hearts. Conversely, propranolol treatment is associated with an increased expression of genes which negatively regulate cell cycle progression. It remains to be established whether a mechanistic link between gene expression changes and the antihypertrophic action of propranolol occurs.
  • Mortality study in an asbestos cement factory in Naples, Italy Research and Methodologies

    Menegozzo, Simona; Comba, Pietro; Ferrante, Daniela; De Santis, Marco; Gorini, Giuseppe; Izzo, Francesco; Magnani, Corrado; Pirastu, Roberta; Simonetti, Andrea; Tùnesi, Sara; Menegozzo, Massimo

    Abstract in Italian:

    Obiettivo del presente studio è descrivere la mortalità di una coorte di 1247 lavoratori della Eternit di Bagnoli (NA). è stato condotto uno studio di coorte, ristretto agli uomini, che ha incluso 1247 soggetti assunti a partire dal 1950 sino al 1986, con follow up iniziato nel 1965. Lo stato in vita e le cause di morte sono state accertate al 31/12/2005. La mortalità osservata è stata confrontata con quella attesa in base ai tassi di riferimento della popolazione campana. Sono stati calcolati i rapporti di mortalità standardizzati (SMR) per il periodo 1965-2005 ed i corrispondenti intervalli di confidenza al 95% (IC 95%). Un incremento significativo della mortalità è stato osservato per le malattie respiratorie (81 deceduti; SMR = 187; IC 95% = 149-233), in particolare per le pneumoconiosi (42 deceduti; SMR = 13313; IC 95% = 9595-17996; dei quali 41 deceduti per asbestosi; SMR = 43385; IC 95% = 31134-58857), per tumore maligno della pleura (24 decessi; SMR = 2617; IC 95% = 1677-3893), per tumore del polmone (84 decessi; SMR = 153; IC 95% = 122-189) e per tumore maligno del peritoneo (9 decessi; SMR = 1985; IC 95% = 908-3769). Un incremento non statisticamente significativo è stato osservato per il tumore del retto (6 decessi; SMR = 157; IC 95% = 58-342). In conclusione, i risultati del presente studio, coerentemente con l'insieme dell'evidenza epidemiologica relativa agli effetti sulla salute dell'esposizione a cemento-amianto, mostrano un'aumentata mortalità per asbestosi, cancro polmonare, mesotelioma pleurico e peritoneale.

    Abstract in English:

    The objective of this paper is to investigate mortality among 1247 male asbestos-cement workers employed in an asbestos-cement plant located in Naples. The cohort included 1247 men hired between 1950 and 1986. The follow-up began on January 1st 1965. The vital status and causes of death were ascertained up to December 31 2005. Cause-specific mortality rates of the Campania Region population were used as reference. Relative risks were estimated using Standardized Mortality Ratios (SMRs), and the confidence intervals were calculated at a 95% level (95% CI). A significant increase in mortality was observed for respiratory disease (81 deaths; SMR = 187; 95% CI = 149-233), particularly for pneumoconiosis (42 deaths; SMR = 13 313; 95% CI = 9595-17 996) of which 41 deaths for asbestosis (SMR = 43 385; 95% CI = 31 134-58 857), for pleural cancer (24 deaths; SMR = 2617; 95% CI = 1677-3893), for lung cancer (84 deaths; SMR=153; 95% CI = 122-189) and for peritoneal cancer (9 deaths; SMR = 1985; 95% CI = 908-3769). Non-significant increases were also observed for rectum cancer (6 deaths; SMR = 157; 95% CI = 58-342). In conclusion, consistently with other mortality studies on asbestos-cement workers performed in different countries, an increased mortality from asbestosis, lung cancer, pleural and peritoneal mesothelioma was detected in the present cohort.
  • Focus on coal power station installations and population health Brief Notes

    Valenti, Marco; Masedu, Francesco; Tiberti, Sergio

    Abstract in Italian:

    Il danno alla salute associato alle emissioni delle centrali a carbone può variare notevolmente da un sito all'altro, in funzione della dimensione della centrale, della sua localizzazione e delle caratteristiche della popolazione. Studi su base di popolazione condotti da gruppi indipendenti e in località diverse in tutto il mondo documentano l'esistenza di un impatto sanitario su popolazioni a maggior rischio, ma non hanno ancora confermato in modo definitivo l'esistenza di effetti diretti, in termini di morbosità e mortalità, attribuibili in modo esclusivo alla presenza di centrali attive. Tuttavia, l'evidenza sul ruolo dei microinquinanti derivanti dall'attività delle centrali impone la necessità di analisi complete e profonde sul ciclo ambientale. Pertanto, il rischio dovrebbe sempre essere valutato in dettaglio, assumendo che tutti i microinquinanti vengano a contatto diretto con l'uomo attraverso le diverse vie potenziali e per la loro intera permanenza nell'ambiente, e questo indipendentemente dai fattori che possono ridurre la loro presenza.

    Abstract in English:

    Damage to health associated with emissions from coal power stations can vary greatly from one location to another depending on the size of the plant, location and the characteristics of the population. Population-based studies conducted by independent groups in different locations around the world show effects on health in populations at higher risk, but failed to definitely demonstrate direct effects on morbidity and mortality, to be exclusively attributed to the presence of active power stations. However, evidence on the role of micropollutants from power station activities suggests that a complete and thorough analysis should be made on the environmental cycle. Therefore danger should in any case be assessed as carefully as possible while assuming, at most, that all micropollutants may come into direct contact with man through the various potential pathways throughout their entire lifetime, regardless of the factors that reduce their presence.
  • Persistent organic pollutants (POPs) in fish collected from the urban tract of the river Tiber in Rome (Italy) Brief Notes

    Miniero, Roberto; Guandalini, Emilio; Dellatte, Elena; Iacovella, Nicola; Abate, Vittorio; De Luca, Silvia; Iamiceli, Anna Laura; di Domenico, Alessandro; De Felip, Elena

    Abstract in Italian:

    In questo studio sono stati analizzati esemplari di anguilla europea e cavedano per la determinazione dei livelli di policlorobifenili ad azione non diossina-simile (NDL-PCBs), policloridibenzo-p-diossina (PCDDs) e policlorodibenzofurani (PCDFs), PCB ad azione diossina-simile (DL-PCB), difenil eteri bromurati (PBDE), al fine di valutare la contaminazione del fiume Tevere lungo il tratto urbano della città di Roma. Tutti i campioni presentano livelli distinguibili delle sostanze chimiche analizzate, ed esibiscono differenze specie-specifiche in termini di composizione di congeneri e livelli totali. In media, l'anguilla europea presenta i valori più elevati. In questa specie la somma dei composti ad azione diossina-simile supera il livello massimo previsto dalla normativa comunitaria. I PCBs non-orto costituiscono approssimativamente l'80% del potenziale tossicologico.

    Abstract in English:

    European eel and chub samples were analyzed to determine the levels of non-dioxin-like polychlorobiphenyls (NDL-PCBs), polychlorodibenzodioxins (PCDDs) and polychlorodibenzofurans (PCDFs), dioxin-like PCBs (DL-PCBs), and brominated polybromodiphenyl ethers (PBDEs) in order to evaluate the extent of contamination of the river Tiber along the urban tract through the city of Rome (Italy). All samples presented detectable levels of the chemicals analyzed, and exhibited species-specific differences in terms of congener composition and total concentrations. On average the European eel presented the highest values. In this species the dioxin-like compound sums (WHO-TEQs) exceeded the pertinent maximum levels (MLs). Non-ortho PCBs constituted approximately 80% of WHO-TEQ toxicological potential whereas NDL-PCB and PBDE concentrations appeared to match values determined in other polluted aquatic ecosystems where non-point contamination sources were present. The contamination patterns determined in fish tissues seemed to reflect the impact of generic contamination source(s).
  • Proposal for a new detection method of substance abuse risk in Croatian adolescents Brief Notes

    Vorkapic, Sanja Tatalovic; Dadic-Hero, Elizabeta; Ruzic, Klementina; Roncevic, Dobrica; Knez, Rajna

    Abstract in Italian:

    La tempestività di avvio è tra i fattori più importanti per il buon esito del trattamento nell'abuso di sostanze. Il drug test su campioni urinari è il metodo di recente scelta in Croazia per identificare adolescenti a rischio di abuso di sostanze. Tale metodo è semplice e preciso da un lato, ma dall'altro è stato applicato molto di rado, generalmente su richiesta dei genitori o del tribunale; è inoltre fonte di una serie di questioni etiche e legali. Di conseguenza, l'impiego di test psicologici standardizzati nell'ambito di esami medici cui sistematicamente vengono sottoposti gli adolescenti croati di età compresa tra i 15 ed i 22 anni potrebbe aiutare ad identificare precocemente gli adolescenti che sono a rischio di abuso di sostanze o che già hanno sviluppato problemi di dipendenza.

    Abstract in English:

    One of the most important factors of successful substance abuse treatment is the early start of the same treatment. Recent selection method for identification of Croatian adolescents in the substance abuse risk that has been using drug tests from urine samples, has been simple and exact on the one hand, but on the other, has been very rare and usually guided by the pressure of parents or the court. Besides, such method presented the source of legal and ethical questions. So, the proposal of application of standardized psychological tests during systematic medical exams of Croatian adolescents at the age range of 15-22 years could help with the early detection of those adolescents who were in the substance abuse risk or already had the developed addiction problem.
  • Book reviews, notes and comments Book Reviews, Notes and Comments

    Cheyne, Federica Napolitani
  • Who publications WHO Publications

    Rossi, Anna Maria
Istituto Superiore di Sanità Roma - Rome - Italy
E-mail: annali@iss.it